I verbi possono avere una forma diversa:
• la forma attiva, quando il soggetto del verbo compie l’azione (Mario saluta un amico = forma attiva perché Mario, soggetto del verbo saluta, compie l’azione)
• la forma passiva, quando il soggetto del verbo subisce l’azione (Un amico è salutato da Mario = forma passiva perché un amico, soggetto del verbo è salutato, subisce l’azione).
La forma attiva è registrata sempre sul dizionario, invece la forma passiva deve essere costruita:
• con il verbo essere (coniugato nelle sue diverse voci) davanti al participio passato del verbo di cui si vuole formare il passivo:
attivo amo, passivo sono amato
attivo temo, passivo sono temuto
attivo investo, passivo sono investito
• con le voci del verbo venire + il participio passato del verbo:
• con le voci del verbo andare, stare, restare, rimanere, finire, + il participio passato del verbo:
La chiave andò persa (fu persa) a causa della fretta
• con la particella si premessa alla forma verbale coniugata alla terza persona singolare o plurale:
questo si viene detto passivante: Si sente uno strano rumore (viene sentito uno strano rumore).
È possibile trasformare una frase da attiva in passiva se il verbo è transitivo e ha il complemento oggetto espresso. La trasformazione avviene così:
- il complemento oggetto diventa soggetto
- il verbo viene coniugato alla forma passiva
- il soggetto diventa complemento d’agente
La trasformazione è reversibile, cioè si può passare dalla forma passiva alla forma attiva:
Il risotto è stato preparato da Matteo ↔
Matteo ha
preparato il risottoI
verbi intransitivi hanno solo la
forma attiva:
(
Paola esce /
Io cammino /
La mamma corre).